Se il micio si perde

Può succedere che il nostro gatto scompaia. Niente panico, meglio usare una strategia per il ritrovamento. Ecco le mosse giuste

 

Anche i gatti scappano di casa. Non ci si pensa, sembrano pigri e indolenti, ma basta poco, una porta socchiusa, una finestra aperta, un balcone invitante. E il micio se ne va, prende le scale, si butta di sotto. Scomparso da un minuto all’altro. Disperarsi è inutile, bisogna passare all’azione e mai arrendersi, mai mollare. Il micio è là fuori, che vi aspetta. Anche per mesi. Lui conta su di voi. E voi dovete fare le cose giuste per ritrovarlo.  

Cercare vicino
È quasi un dogma, da tenere sempre a mente: i gatti non si allontanano, restano nei dintorni. Ovviamente stiamo parlando di mici sterilizzati: un maschio non castrato può fare anche chilometri alla ricerca di femmine, ma anche le femmine durante il calore sono inquiete e cercano di scappare. Il gatto sterilizzato, invece, se non è abituato alle passeggiate e non conosce l’ambiente esterno, è spaventato e come prima reazione si nasconde. Si acquatta da qualche parte e resta lì, sotto un’automobile, in un tombino, in qualche angolo riparato. Se abbiamo un terrazzo, può essere sui tetti accanto, in un abbaino, in qualche anfratto delle gronde. E restarci anche per parecchi giorni.

La voce del padrone
È il padrone che deve andare a cercarlo. Sempre chiamandolo per nome, con dolcezza, senza stancarsi, e intanto guardare sotto le macchine, nei cespugli, nei sottoscala, nei garage, nelle cantine. Tutti i giorni, più di una volta al giorno, preferibilmente in ore tranquille, quando non c’è troppo rumore in giro, la mattina presto o la sera tardi. Per molti gatti, un rumore attraente è quello della scatola dei croccantini: può essere una buona idea portarla con sé e scuoterla. Anche se il micio, spaventato, inizialmente non risponde al richiamo e continua a stare nascosto, si rincuorerà sentendo la voce del padrone. E, dopo qualche volta, risponderà facendosi prendere.

Con cani e bambini
Parlate con tutti i padroni di cani e con le mamme di bambini, chiedendo gentilmente collaborazione. I cani hanno un ottimo olfatto, vi possono aiutare moltissimo, mentre i bambini guardano dove gli adulti non vedono, proprio là dov’è più probabile individuare il gatto.

L’happy end
Anche se sono passati giorni o perfino mesi, quando ritroverete il vostro gatto scrivete, in rosso, la buona notizia su tutti i volantini. Molte persone si sono preoccupate ed è giusto avvisarle. Inoltre, è una comunicazione che spinge all’ottimismo. E ringraziate personalmente chi vi ha contattato. Ovviamente,
se avete promesso una ricompensa, pagatela.

 

SOS GATTO CERCASI Istruzioni per la buona riuscita del volantinaggio

* Predisporre una buona quantità di volantini (almeno 100) con l’annuncio Gatto perso in bella evidenza. Meglio se personalizzato (con la foto) e con caratteri ben evidenti. Se non avete la fotografia, cercate su internet un gatto che somigli al vostro (c’è di sicuro) e mettete quella. Importante indicare la data della scomparsa (sembra incredibile, ma molti la omettono) e due o tre caratteristiche dell’animale: grosso, minuto, occhi verdi, taglio nell’orecchio… Quindi i telefoni di riferimento, cellulare ma anche il fisso.   

* Dove attaccare i volantini? Tendenzialmente ovunque, a cominciare dai giardinetti frequentati da cani e bambini, e poi sui muri, sui pali della luce, sui cestini dei rifiuti, vicino ai garage, nei negozi di zona. Altri volantini si possono lasciare negli ambulatori veterinari. Ovviamente con educazione, senza coprire altri annunci e senza dare fastidio. Lo scopo è che tutti, nella zona, sappiano che si è perso un micio.

* La ricompensa. Sulla promessa di ricompensa le opinioni sono diverse, c’è chi è a favore e chi è contro. Comunque dev’essere chiaro che i soldi si danno a chi fa ritrovare l’animale, non a chi dice di averlo visto.