LE BIRRE ARTIGIANALI

29/04/2024

Tutti ne parlano, ma sappiamo davvero cos’è? Per fare chiarezza, andiamo per le vie ufficiali, visto che nel 2016 in Italia è stata varata una legge sulla birra artigianale, che recita così: «Si definisce birra artigianale la birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di microfiltrazione».
La produzione dei microbirrifici italiani presenta una varietà notevolissima, con birre ispirate ai più diversi stili internazionali, ma anche con l’utilizzo di ingredienti inusuali sia come materia fermentabile sia come aromatizzazioni.

CARATTERISTICHE
Difficile poter dare le caratteristiche organolettiche di tutte le tipologie di birra artigianale presenti in Italia, ma possiamo definire i tre stili più comuni.
La Blonde Ale, storica birra nata nei monasteri medievali, è una birra dal colore giallo chiaro e dalla schiuma compatta, cremosa e aderente: al naso presenta aromi floreali e al palato esprime un gusto fresco e persistente.
L’IPA, acronimo di India Pale Ale, è una birra ad alta fermentazione dal colore chiaro e dalla schiuma compatta e cremosa, che al naso presenta aromi erbacei e al palato un gusto intenso, secco e tendenzialmente amaro.
Infine, la Red Ale, nome che deriva dalle sue colorazioni principalmente rosse, è una birra ad alta fermentazione dal colore ambrato che profuma di aromi caramellati e al sorso risulta intensa, secca e leggermente amara.

ABBINAMENTI CONSIGLIATI

La Blonde Ale è perfetta con la pizza o con antipasti e formaggi delicati, ma è da provare anche con crudi di carne o di pesce.
La IPA, invece, dà il meglio con risotti, secondi di carne bianca, pollo, selvaggina e verdure grigliate. Infine, la Red Ale è da abbinare a piatti a base di carne, salumi e formaggi stagionati.

TEMPERATURA DI SERVIZIO

Blonde Ale e IPA: 6-8°C
Red Ale: 16-18°C

 

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