Vellutata, saporita, polposa. A piena maturazione, l’albicocca è un concentrato di nutrienti e di bontà: il frutto perfetto che la natura ci mette a disposizione all’inizio d’estate, per ritrovare la carica e affrontare al meglio la stagione calda.
Primato italiano
Le prime a fare capolino sul mercato sono le albicocche del Sud, soprattutto quelle provenienti da Campania, Basilicata e Sicilia. Poi è la volta dell’Emilia-Romagna, con gli abbondanti raccolti delle campagne intorno a Imola. Infine le Alpi, con le varietà tardive. Le regioni italiane costituiscono l’ambiente ideale per questo tipo di frutticoltura. Al naturale o sotto forma di prodotto trasformato, le albicocche sono molto apprezzate sulle tavole degli italiani, che in media ne utilizzano ogni anno circa 3 kg a testa.
Pelle al top
L’albicocca è il frutto che contiene in assoluto più beta-carotene, il pigmento precursore della vitamina A. Ne bastano cinque per coprire il 100% del fabbisogno quotidiano: uno spuntino intelligente, quindi, cui ricorrere d’abitudine nei mesi estivi per produrre più melanina, proteggendo così la pelle dal sole e favorendo al contempo un’abbronzatura dorata. L’albicocca, inoltre, è indicata anche per combattere svogliatezza e astenia, specie se dovute al caldo.
Dolcezza naturale
Regina della pasticceria, fresca, essiccata, sciroppata, congelata, sotto spirito o trasformata in composta, confettura o gelatina, l’albicocca si presta a innumerevoli preparazioni. È protagonista di dolci classici come la crostata, la charlotte e il clafoutis, ma anche di tortini, pasticcini, gelati, mousse e sorbetti. In confettura si presta a farcire crêpe e brioche, a fettine o a cubetti è la decorazione perfetta per ogni dessert. Tra gli abbinamenti più riusciti, il cioccolato fondente, gli amaretti, i pistacchi, la menta o la vaniglia. Una volta tagliata, si ossida rapidamente: per evitare che scurisca, è consigliabile cospargerla con un po’ di succo di limone.
La spesa giusta
Le albicocche vanno scelte mature, osservando che i frutti siano morbidi e vellutati al tatto, fragranti e color giallo-arancio carico, senza grinze o macchie. Nel caso siano ancora un po’ acerbe, per ultimare il processo di maturazione si possono mantenere qualche giorno a temperatura ambiente. Altrimenti si conservano non oltre 4-6 giorni in frigorifero, avendo cura di non sovrapporle o schiacciarle.
Varietà e sfumature
Di albicocche esistono tantissime varietà, tutte con gusto simile ma dimensioni e colore leggermente diversi. Ecco alcune delle cultivar più conosciute:
Portici
Di origine vesuviana, è piuttosto diffusa. Ha frutti di calibro medio-grosso, con polpa consistente, grana fine e discreta succosità. Perfetta da essiccare, per confetture, succhi e gelati.
Pellecchiella
Considerata la regina delle albicocche, è prodotta soprattutto in Campania. È caratterizzata da frutti ellittici di tonalità giallo carico con sfumature rosse e calibro medio-grosso. La polpa, compatta, zuccherina e poco acida, va consumata in tempi brevi. Ideale per crostate e pasticceria in genere.
Cot International
È una grande famiglia che comprende Tom Cot, Wonder Cot, Lilly Cot, Magic Cot e altre varietà: tutte albicocche a maturazione precoce, che si conservano bene. Di color arancio brillante con blush rosso, sono molto dolci, succose e versatili in cucina. Vanilla Cot si distingue per la buccia bicolore e la polpa bianca.
Orange
Le più note sono le Rubis, frutti dall’elevata rusticità poco resistenti una volta maturi. Facili da distinguere per le grandi dimensioni e il colore rosso intenso su sfondo arancio. Hanno sapore dolce, aromatico ed equilibrato. Molto succose, sono adatte per il consumo fresco, la preparazione di frullati, macedonie e succhi.