IL TEMPO DELLE FRAGOLE

30/04/2025

Primavera, tempo di fragole. Così invitanti e irresistibili da essere state votate, in un recente sondaggio Bva-Doxa, come il frutto preferito dagli italiani. Piccole e profumate, oppure grandi e polpose; dolci e delicate, ma anche gustose e acidule: le fragole sanno attrarre i consumatori più esigenti, a cominciare dai bambini. Una curiosità: le fragole sono falsi frutti. In realtà, infatti, i frutti sono gli acheni, i semini che ne punteggiano la superficie.

Nel bosco delle origini
Quella delle fragole è una pianta perenne dai fiori bianchi, che appartiene al genere delle Rosacee e cresce spontanea in tutte le zone di montagna fino a 1.500 metri di altezza. Dunque, in origine esistevano solo fragole di bosco da cui, tramite incroci e selezioni, sono state ottenute le varietà che si consumano oggi e che vengono coltivate anche in pianura. Benché la fragola fosse conosciuta fin dai tempi antichi, si deve attendere il Settecento per trovarla negli orti e nei giardini. La fragola moderna nasce ufficialmente in Francia, nel 1766, come incrocio tra due qualità selvatiche americane, la Fragaria Virginiana degli Stati Uniti orientali e la Fragaria Chiloensis della costa del Pacifico.

Da provare con...
Per il loro basso contenuto di zuccheri, le fragole sono adatte anche per i diabetici. E sono un gustoso peccato di gola concesso a tutti, anche a chi è a dieta: un etto di fragole fornisce solo 27 calorie, il 40% meno delle rivali rosse per eccellenza, le ciliegie. E se è vero che un cucchiaino di zucchero e una spruzzata di limone alzano un po' questi valori, è altrettanto vero che le fragole guadagnano in sapore, trasformandosi in un gustoso dessert.

Diventano raffinate e sensuali se accompagnate con vino dolce, spumante o champagne, Irresistibili con il cioccolato e con l'aceto balsamico, rivelano poi insolite doti gastronomiche se vengono cotte in forno al cartoccio oppure aggiunte nei risotti. Un abbinamento gustoso e nutrizionalmente bilanciato è quello tra fragole e formaggio spalmabile, oppure tra riso al latte e fragole, o ancora, tra fragole e mango.

Consumo veloce
Tutto perfetto, allora, con le fragole? A ben vedere il loro unico limite è la deperibilità. Per questo, vanno conservate in frigorifero per non più di 3-4 giorni, dopo averle tolte dalle vaschette di plastica in cui vengono vendute, e trasferite in un contenitore largo ed ermetico, dove rimarranno al riparo dagli odori degli altri alimenti. Altro accorgimento importante: lavarle a fondo appena prima di consumarle, senza togliere il picciolo per non “annacquarle”.

 

VARIETÀ E RARITÀ
In Italia le fragole si coltivano quasi ovunque, dal Trentino al Veneto, dal Piemonte all'Emilia-Romagna fino a Lazio, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia. La produzione italiana matura da aprile a settembre-ottobre e include vere rarità come le fragoline di Ribera, nell'agrigentino,
o la fragola di Tortona. Ma ad aprire la stagione sono le fragole prodotte in serra, oppure quelle d'importazione, in particolare provenienti da Spagna, Egitto e Marocco, che spesso sono di grosse dimensioni.

Le magnifiche quattro
Esistono moltissime varietà di fragole: alle originarie, si sono aggiunte quelle frutto d'incroci e selezioni recenti, precoci o tardive, che hanno portato a una straordinaria varietà di dimensioni, profumi e sapori.

Viene coltivata in Spagna, Basilicata, Campania e Calabria la cultivar Camarosa, regina dei consumi italiani. La si riconosce dalla dimensione medio-grande, dal profumo spiccato, dal gusto dolce e dal colore intenso. Le prime ad arrivare sul mercato, all'inizio della primavera, vengono dalla Spagna, mentre in seguito si commercializza la produzione nazionale.

Ad aprire la stagione è anche la cultivar Candonga, che arriva dalle stesse zone di produzione della Camarosa, e che si caratterizza per l'equilibrato rapporto fra sapore dolce e acido, e per l'aroma intenso.

Spicca per il colore rosso omogeneo, per la bella forma conica allungata e per la pelle lucida, la cultivar Darselect, di origine francese, ma oggi molto diffusa anche in Veneto, nel veronese in particolare. Si tratta di una fragola spiccatamente dolce e con una polpa consistente.

Molto apprezzata anche la Elsanta, di forma tondeggiante, leggermente a cuore, e con un colore rosso brillante, coltivata soprattutto in Trentino. La Elsanta è di media pezzatura, con una polpa soda e succosa, molto aromatica e dolce, dal profumo delicato e inconfondibile.

Un presidio anti-age

Quando si parla di vitamina C, di solito si pensa alle arance, ma anche le fragole ne sono molto ricche: 100 g contengono ben 54 mg di questo antiossidante, che aiuta a rinforzare le difese immunitarie, a mantenere il tono dei tessuti e a fissare il ferro nel sangue. Il loro potere d'assorbire
i radicali liberi è tanto elevato che compaiono, con mirtilli e spinaci, in cima alla classifica degli alimenti antiossidanti.
Non solo: la concentrazione di vitamina C, unita con le tracce di acido chinico e di acido acetilsalicilico, fa delle fragole una sorta di aspirina naturale. Tutt'altro che trascurabile anche il contenuto di betacarotene e di vitamina B9, di fibre e di acidi organici. Grazie a questo profilo nutrizionale,
le fragole hanno proprietà depurative e rinfrescanti; svolgono inoltre un blando effetto diuretico e lassativo, dovuto alla ricchezza di acqua e di fibre, e al variegato ventaglio di sali minerali.

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