28/02/2024

Si trovano talvolta ai limiti del bosco, oppure nelle zone ombrose dei giardini; altre invece amano luoghi ove possano ricevere più luce solare: sono migliaia le varietà di violette spontanee, da imparare a conoscere per godere della loro timida bellezza in giardino, oppure sul balcone di casa.

Precoci e tardive
La prima a fiorire è Viola odorata, comunemente conosciuta come mammola: anticipa di qualche mese la primavera e nelle zone più calde può dischiudere i suoi petali a fine gennaio. Si riconosce facilmente per il suo soave profumo e il colore scuro dei petali. Molto apprezzata, nei secoli ha incantato pittori e artisti che l’hanno ritratta e decantata.
Quasi in contemporanea fiorisce la comune Viola canina dai petali blu pallido, così come la diffusa Viola alba, conosciuta anche come bianca per il colore dei suoi fiori.
Una bella collezione potrebbe includere Violetta ‘Coeur d’Alsace’, dai petali rosa e la bellissima Viola ‘Labradorica Rivinana Purpurea’ dal caratteristico fogliame scuro: ne faceva largo uso come coprisuolo Vita Sackville-West, apprezzata scrittrice e abile giardiniera di inizio secolo, che la apprezzava per la grande capacità di propagazione stolonifera: gli stoloni sono i lunghi rami sottili che nascono alla base del fusto delle violette (ma anche delle fragole) e strisciano sul terreno.
Più tardiva è la particolare Viola ‘Freckles’ (Sororia), dalle caratteristiche infiorescenze viola spruzzate di bianco, e la Violetta ‘rubra’ (Sororia), con petali color ciclamino.

Un trucco per rinforzarle
Impossibile resistere al richiamo di queste piccole piantine perenni così poco appariscenti, che contribuiscono a donare fascino e bellezza ad alcuni angoli dei nostri giardini. Se volete introdurre particolari varietà, le trovate da vivaisti specializzati. Al momento dell’acquisto, accertatevi delle diverse esigenze di luce: per esempio ‘Coeur d’ Alsace’ e ‘Labradorica’ amano posizioni meno ombreggiate.
La coltivazione è piuttosto facile: viole e violette formeranno in poco tempo ampie colonie grazie alla loro capacità di propagazione. L’importante è tenere lontane e separate le diverse varietà, per non avvantaggiare l’ibridazione naturale. Altro trucco: la signora Mirella Collavini, che coltiva viole in Friuli da tanti anni, suggerisce di passare a fine stagione il tagliarba sui cespi di violette, in modo da rinforzarne il vigore vegetativo.  

Coltivarle in vaso
Per crescere con forza, le viole in vaso richiedono un terreno simile a quello dei boschi: miscelate in parti uguali terriccio da fiori, terra di foglie e sabbia. Servono contenitori bassi, tipo ciotola, da collocare in una posizione calda e illuminata a primavera, per poi spostarle all’ombra e al fresco quando arriva il caldo dell’estate. Le viole in vaso hanno bisogno di acqua: non così tanta da infradiciare il terreno, ma spesso, almeno ogni giorno, e nelle piante poste al sole o in giornate molto calde anche due volte al fine di mantenere il terreno fresco con umidità costante.
Ultima avvertenza: ricordarsi di rimuovere i fiori sfioriti, togliendoli con le mani.

Zucchero alla violetta

Per catturare il sapore e il profumo della violetta, potete mescolarne qualche manciata ai cristalli dello zucchero: addolcirà un te, insaporirà un dolce e potrà diventare un originale regalo per gli amici. La ricetta è semplicissima: servono 80 grammi di zucchero e 15 grammi di violette. Tritate finemente nel mixer i petali dei fiori di violetta (fate attenzione a eliminare il calice, che rilascia un forte sapore di erba) insieme a una parte dello zucchero. Aggiungete quindi lo zucchero rimanente.
Stendete il composto in un piatto e lasciate asciugare per un’ora, oppure mettete in una teglia e infornate per qualche minuto con sportello aperto. Lo zucchero tenderà a rapprendersi, attendete che si raffreddi per rompere
i cristalli pestandoli con un pestello.
Mescolate bene e invasate in un barattolo di vetro. Conservate in luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce. Dopo qualche mese il colore tenderà a modificarsi, ma non il sapore!

Violette di primavera