29/04/2024

Pilates per tutti

«Dopo 10 lezioni senti la differenza, dopo 20 la vedrai, dopo 30 avrai un corpo nuovo»: questa è la promessa di Joseph Hubertus Pilates, che nei primi anni del ‘900 ha messo a punto il metodo che ancora oggi porta il suo nome. E che ha sempre più successo, soprattutto tra le donne, che l’hanno eletto disciplina perfetta per stare bene e mantenersi in forma.

 

Le origini
Figlio di un ginnasta e di una naturopata, sofferente di asma, rachitismo e febbre reumatica, Pilates inseguì la salute in modo ossessivo. Si ispirò ad antiche discipline orientali, come lo yoga, lavorò sulla postura e sulla respirazione e diede vita a un programma di esercizi che battezzò Contrology, in riferimento al controllo della mente sulla muscolatura. Concentrandosi in particolare sui muscoli posturali del core, supporto alla colonna vertebrale, Pilates vinse le sue fragilità e diventò un atleta.

 

Come una poesia
Il metodo si basa su un repertorio di circa 500 esercizi finalizzati a sviluppare e rinforzare quella che Pilates chiamava la power house del corpo (casa del potere o centro della forza), ossia tutti i muscoli connessi al tronco: addominali, glutei, schiena e muscoli profondi della postura che supportano la struttura scheletrica. Con ripetizioni limitate e coordinate alla respirazione, il metodo Pilates guarda al corpo nella sua interezza per riportare equilibrio e tono muscolare attraverso la correzione di asimmetrie e debolezze croniche ed è anche un eccellente sistema riabilitativo per schiena, ginocchia, anche, spalle e traumi da stress. Il Pilates non è solo un insieme di esercizi, bensì una nuova consapevolezza del corpo. Nella sua forma più perfetta, dice chi lo pratica, è “poesia in movimento”.

 

Tanti stili
I principi base del Pilates cambiano leggermente da scuola a scuola, visto che il metodo è stato perfezionato, negli anni, da insegnanti diversi. Ogni istruttore può personalizzare il metodo secondo il proprio stile nel rispetto dei sei principi basilari: Respirazione, Baricentro, Precisione, Concentrazione, Controllo, Fluidità.
L’attenzione per la respirazione è comune a tutti gli insegnamenti: durante gli esercizi, ci si concentra sull’espansione della cassa toracica attraverso l’inspirazione, facendo arrivare il respiro sin nella parte inferiore dei polmoni, per poi comprimere le costole e rilassare l’addome durante l’espirazione. Altro punto fondamentale è l’allineamento corporeo: la colonna vertebrale si mobilita dalla nuca all’osso sacro, lavorando sulla percezione delle curve naturali della schiena e coinvolgendo intensamente bacino, addominali, glutei e muscoli lombari. In questo modo si lavora a costruire una postura corretta e ben bilanciata.

 

Tanti attrezzi
Gli esercizi possono essere eseguiti a terra su speciali materassini, distesi, in piedi, seduti o in quadrupedia. Si lavora anche con piccoli attrezzi come la banda elastica, il ring (un cerchio leggero con impugnature), il rullo, i manubri, le palle di diverse dimensioni, l’arc barrel (una piattaforma arcuata per sostenere la colonna) e l’edge, una sorta di triangolo cui appoggiarsi per modificare l’angolazione di alcuni esercizi.
In alternativa o in aggiunta si lavora sulle grandi macchine specifiche per il Pilates.
Il Reformer è forse la più conosciuta: è composto di una base mobile che, come un carrello, scivola su delle rotaie, cui vengono agganciate delle molle regolabili che creano resistenza. Muovendosi, sollecita la muscolatura profonda e permette un lavoro di tonificazione molto efficace.
La Cadillac, invece, somiglia a un letto con baldacchino: attrezzo poliedrico, sempre con molle regolabili, permette di adattare al meglio gli esercizi ai diversi livelli di elasticità e forma fisica.
La Chair è una specie di poltroncina con pedana mobile nella parte inferiore, la cui resistenza può essere regolata sempre con le molle.
La Barrel è una sorte di botte affiancata da una piccola spalliera, perfetta per la mobilitazione della colonna.

 

Istruzioni per l’uso

Il Pilates è ideale per tonificare e definire i muscoli, a patto di praticarlo con costanza almeno due volte alla settimana. Si consiglia di cominciare con una lezione individuale, con un’analisi posturale per focalizzare i principi base e valutare eventuali problematiche. Così l’insegnante potrà decidere se proporre una serie di sedute one to one, oppure un corso. Per le lezioni di gruppo, è meglio che non ci siano più di 8-10 persone, perché l’insegnante possa seguire ciascuno e consigliare eventuali correzioni individuali. Spesso si eseguono movimenti minimi, per allineare collo, torace, bacino e stabilizzare le scapole, per cui occorre il controllo dell’esperto, perché non sono di immediata comprensione.

Pilates per tutti