Nell'aria c'è...

I frutti tropicali? Sono siciliani
Mango, avocado, papaya: non siamo ai tropici, ma in Sicilia. Negli ultimi anni l’isola è diventata terreno fertile per le coltivazioni esotiche, grazie all’aumento delle temperature e a microclimi favorevoli soprattutto lungo le coste e alle pendici dell’Etna. Sempre più agricoltori scelgono di affiancare o sostituire agrumi e ulivi con varietà tropicali, spesso riunendosi in progetti di filiera come Tropicali di Sicilia. Una scommessa che apre nuovi mercati e rende più resiliente l’agricoltura, ma che porta con sé anche sfide: servono terreni adatti, acqua costante e protezione dalle gelate improvvise. Tra opportunità e rischi, la Sicilia si candida a diventare la “nuova frontiera” della frutta tropicale europea.

Il meglio del 2025
Con l’anno agli sgoccioli, ecco i protagonisti che hanno segnato il 2025 grazie ai riconoscimenti più prestigiosi. In letteratura, il Premio Strega ha incoronato Andrea Bajani con L’anniversario, mentre il Premio Italo Calvino ha premiato Crack di Andrea Pauletto come miglior opera prima. Sul piccolo schermo, i Nastri d’Argento – Grandi Serie hanno scelto M – Il figlio del secolo (Sky) come Serie dell’anno. Nel mondo audio, agli Italian Podcast Awards – Il Pod il titolo di Podcast dell’Anno è andato a Borena – la terra senza pioggia di Valerio Nicolosi.
Il cinema ha avuto i suoi due momenti clou: ai David di Donatello ha trionfato Vermiglio di Maura Delpero, mentre alla Mostra del Cinema di Venezia il Leone d’Oro è stato assegnato a Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch. La musica italiana è stata celebrata ai TIM Music Awards 2025, dove Marco Mengoni ha conquistato il prestigioso Premio Live Diamante per il suo tour da record, Laura Pausini ha ricevuto un Premio Speciale per aver superato i 6 miliardi di streaming globali e Olly è stato il più premiato con sei riconoscimenti tra singoli e album.

C’è fermento in cucina
I fermentati sono la tendenza del momento: dai ristoranti gourmet alle cucine di casa, stanno conquistando sempre più spazio nei piatti degli italiani. Ma cosa sono? Alimenti trasformati dall’azione di batteri o lieviti, che ne arricchiscono il gusto e li rendono più digeribili. Non solo yogurt e crauti, ma anche kefir, tante verdure fermentate, miso, kimchi, kombucha, capaci di unire tradizione e innovazione.
Il fenomeno cresce a vista d’occhio: il mercato globale dei fermentati, stimato in oltre 57 miliardi di euro nel 2025, è destinato a raddoppiare nel prossimo decennio. In Italia spicca il boom della kombucha, bevanda fermentata a base di tè zuccherato e colture di lieviti/batteri, leggermente frizzante, che nel 2024 ha fatturato 66 milioni di euro, mentre ristoranti stellati propongono cavoli, carciofi e perfino fiori fermentati come contorni e salse creative.

Momento podcast!
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