30/10/2023

Un sottile filo rosso lega numerose località sparse in tutto il paese: un filo di argilla rossa, ma anche di molti altri colori. Sono i colori delle Città Italiane della Ceramica (www.buongiornoceramica.it). Nel nostro paese la lavorazione dell’argilla vanta numerosi primati e quasi ogni regione ha una sua “capitale” di questo artigianato. Perfetto per un’idea regalo di Natale, oggi che on-line si possono effettuare acquisti ovunque,
o direttamente dalle botteghe di artigiani e artisti, perché un viaggio sul posto offre senza dubbio emozioni più intense. A cominciare dalle numerose manifestazioni che ogni centro propone per la festa più importante dell’anno e dalle ghiotte occasioni di gustare prodotti tipici locali.


ALBISSOLA MARINA (SV)
Questa località della Riviera Ligure di Ponente è luogo privilegiato di incontri artistici, grazie all’infaticabile attività del Circolo degli Artisti di Pozzo Garitta, il luogo più iconico della ceramica albissolese. Di qui sono passati i più grandi maestri del ‘900, tutti ben rappresentati nel Muda (www.museodiffusoalbissola.it) che, dal Lungomare degli Artisti ai carrugi del centro, raccoglie centinaia di opere d’arte. Nell’antica fornace Alba Docilia (tel. 3470594646) alcuni volontari spiegano i segreti della ceramica in un luogo rimasto intatto da secoli, accanto a un enorme murales in ceramica. Da non perdere la Manifattura Mazzotti e la Casa Museo Jorn (www.amicidicasajorn.it), abitazione e studio dello scultore e ceramista danese Asger Jorn. Ma è il contatto diretto con gli artisti in attività che fa di Albissola Marina un luogo unico. In Pozzo Garitta, l’italo-argentino Aldo Pagliaro; accanto ad Alba Docilia Ivano Calcagno, ceramista e cantautore, e poi, giù, in via Isola, al Circolo “N. Poggi” con le sue collezioni, e nei carrugi vicini è, un susseguirsi di vetrine e gallerie. E per la pausa conviviale, la classica farinata di ceci o un bel piatto di pansotti (ravioli) al sugo di noci. L’immancabile coniglio alla ligure oppure la buridda di pesce. Da preparare in una casseruola rigorosamente di terracotta.

• Appuntamenti:  Dal 2 al 17 dicembre, Ceramiche di Natale al Circolo degli Artisti. Pezzi unici a prezzi incredibilmente accessibili. Per un regalo d’autore.

• INFO: Tel. 01940029280 • www.visitalbissola.com

 

FAENZA (RA)
La recente alluvione può essere il motivo che spinge il visitatore a dare supporto agli artigiani di questa città della ceramica ricca di oltre 50 botteghe. Aperte e accoglienti, ciascuna con il suo stile, classico o moderno, innovativo o tradizionale. Particolari le collezioni di Mirco Denicolò (www.mircodenicolo.it) e di Mirta Morigi (www.mirtamorigi.it). Se non si ha tempo per una visita accurata, nella centralissima piazza Nenni esiste il punto vendita che riunisce quasi tutte le botteghe. Dal locale all’internazionale ed eccoci al Mic (www.micfaenza.org), ovvero alle collezioni che documentano l’arte della ceramica in ogni tempo e in ogni angolo del mondo. Molto interessante anche scoprire, in giro per la città, le installazioni del Museo all’Aperto di opere d’arte contemporanea, molte delle quali, ovviamente, in ceramica, gres o maiolica.
Parlare di gastronomia in Romagna è come sfondare una porta aperta. Tagliatelle, lasagne, garganelli, orecchioni cappelletti e passatelli. Il capitolo salumi meriterebbe un volume a sé mentre tra i formaggi è da citare lo squaquerone, a pasta molle, simile allo stracchino.

• Appuntamenti: La Notte del Bisò si celebra il 5 gennaio, vigilia dell’Epifania. Bisò ovvero “su, bevi!” perché in giro per la città la fanno da padrone i gotti, i tipici boccali in ceramica dove gustare il vin brulè che per l’occasione scorre a fiumi.

• INFO: www.prolocofaenza.it • www.enteceramica.it

 

DERUTA (PG)
Prima di arrivare nella capitale umbra della ceramica vale la pena fermarsi al Santuario della Madonna del Bagno. Qui tutti gli ex voto fissati alle pareti, dal ‘600 a oggi, sono in ceramica. Fotogrammi di vita impressi nell’argilla smaltata: un libro illustrato lungo cinque secoli. Dal particolare all’internazionale ed eccoci al Museo Regionale della Ceramica, ricavato nell’ex convento di San Francesco. E poi, su e giù per le scalinate del borgo, uno dei più belli e meglio conservati dell’Umbria, in cerca di botteghe e laboratori i cui manufatti sono apprezzati per la qualità e la fedeltà alla tradizione. Come la vasella, il boccale tradizionale umbro, dall’inconfondibile becco a pellicano. Un pezzo unico che non si fabbrica in serie, oggi come cento, o cinquecento anni fa. Ne sa qualcosa la famiglia Grazia che, con le sue Ceramiche Grazia (www.ubaldograzia.com) è in attività dal XVI secolo. Oggi fuori paese, ma nel centro storico resta l’antica fornace ristrutturata e destinata a museo, spazio espositivo e infopoint turistico. E per un attimo di sosta tra un acquisto e l’altro, nei giardini pubblici ci si può sedere sulla panchina degli innamorati, realizzata ovviamente in ceramica.
Per la gastronomia umbra la stagione fredda è una festa: torta al testo, focaccia farcita con verdure di stagione, prosciutto o salsicce, bandiera (stufato di verdure), maccheroni dolci, rigatoni con ripieno di noci, cacao, cannella, sono i pezzi forti. Immancabile la porchetta e le numerose varietà di pecorino. E per dessert: nociata, dolce natalizio a base di noci, miele, albumi, o torciglione, così chiamato per la sua forma a spirale.

• Appuntamenti: Sabato 25 novembre è la festa di Santa Caterina d’Alessandria, patrona dei ceramisti, e San Simplicio, patrono della città.
In calendario due giorni di mostre, concerti, eventi culturali e gastronomici. L’8 dicembre, in piazza Consoli, si accende l’albero di Natale in ceramica più grande al mondo e, nell’Antica Fornace Grazia, si inaugura una mostra su Ugo Tognazzi.

• INFO: Tel. 0759728612 • www.visitderuta.com

 

CALTAGIRONE (CT)
In questo angolo di Sicilia sono 7mila anni che si lavora l’argilla. Difficile trovare una maggiore continuità storica, anche se la stagione d’oro è e resta il barocco. Del resto siamo nella val di Noto, la capitale siciliana di questo elaborato stile artistico. E Caltagirone non è da meno con il suo centro storico patrimonio Unesco. A cominciare dalla scenografica scalinata seicentesca di Santa Maria del Monte, ovviamente rivestita di maioliche. I classicissimi della ceramica calatina sono le coloratissime pigne portafortuna e le cosiddette teste di moro, vasi antropomorfi anch’essi caratterizzati da smalti sgargianti.
E poi le quartane (brocche alte), servizi da cucina e gli intramontabili vasi da farmacia. Non mancano però artisti che hanno elaborato stili e soggetti più attuali. Nella centralissima piazza Umberto un grande showroom dell’associazione dei maiolicari offre una panoramica quasi completa delle decine di botteghe e laboratori presenti in città. Infine il Museo Regionale della Ceramica (tel. 093358418) documenta, con migliaia di pezzi, i famosi 7mila anni di produzione locale.

• Appuntamenti: Sono quasi una ventina i presepi disseminati in città, la maggior parte in terracotta, ciascuno con le sue caratteristiche (tradizionali, moderni...). Durante l’Avvento e le feste natalizie una serie di iniziative valorizza questo patrimonio davvero unico. Accanto alla produzione corrente, le botteghe propongono a loro volta particolarissimi decori e palline per l’albero di Natale.

• INFO: Tel. 09331931177 • www.comune.caltagirone.ct.it

 

 

Una ceramica per Natale