30/08/2023

Un autentico alter-ego. Che si prenda cura dei figli, per tutta la giornata, oppure dopo l’uscita dalla scuola. Scegliere la tata giusta non è così semplice, proprio per il fatto che ci si deve fidare e affidare a lei quello che si ha di più prezioso: i bambini. Come trovarla? Quali sono i suggerimenti per non fare errori nella scelta? Ecco le regole basilari da seguire. Per non entrare in fibrillazione quando la baby sitter prende servizio, assumendosi la piena responsabilità della gestione dei bambini.

Come dirlo a loro
Perché la tata funzioni e sia accettata, è fondamentale presentare il suo arrivo ai bambini senza lasciare trasparire preoccupazione da parte nostra. Qualsiasi incertezza, ansia, paura dei genitori viene infatti immediatamente colta dai piccoli che, quasi in automatico, la trasferiscono alla persona che dovrebbe entrare nella loro vita. Rassicurarli, creando in loro aspettative positive con frasi del tipo: «Vedrai come sarà divertente con la nuova tata», è importantissimo per porre fin da subito le basi per un buon rapporto.

I suoi compiti
La tata non è una colf. Le sue mansioni, quindi, si limiteranno alla sfera dei bambini. Si occuperà del loro guardaroba, dell’ordine nella loro camera e della loro alimentazione. Non solo: occorre delegare a lei anche una parte dell’educazione dei bambini. Indispensabile quindi avere con lei un colloquio approfondito per capire il suo background, non solo culturale, e spiegarle regole e divieti su cui non transigere.

Qualità indispensabili
Amare i bambini non basta. Occorre essere in grado d’intrattenerli, farsi ubbidire e, ovviamente, garantire una sorveglianza costante. Anche se la decisione finale spetta naturalmente ai genitori, non è sbagliato coinvolgere i piccoli nella scelta della tata, per capire se tra loro c’è feeling.

Come scegliere

Il passaparola
Spargete la voce: tramite amicizie, parentele, mamme che frequentano i giardini dove portate vostro figlio, inquilini del vostro condominio…
A stretto giro potrebbe saltare fuori la persona giusta: l’universitaria che per arrotondare si offre per un lavoro del genere, la tata già formata di un bambino ormai cresciuto. Non trattandosi di una baby sitter professionista, ovviamente occorrerà un periodo di prova. Procedete per gradi, cominciando con poche ore durante il weekend, quando potete affiancarla per verificare le sue effettive capacità.

Le agenzie
Forniscono personale qualificato e referenziato. A Milano, per esempio, l’agenzia Nanny&Butler www.nannybutler.it è in grado di trovare addirittura puericultrici che accudiscono neonati.
A Bologna, invece, il Comune con il progetto Tata Bologna sostiene le famiglie che scelgono di affidare i loro bambini o bambine in fascia di età 0-3 alle cure di una tata qualificata e qualificare il lavoro di cura della tata assunta direttamente dalla famiglia: https://www.comune.bologna.it/servizi-informazioni/progetto-tata-bologna.
Roma è invece la sede storica de Le cicogne www.lecicogne.net, portale che mette in contatto domanda e offerta e aiuta anche nella gestione fiscale e dei contributi.
Per un panorama più ampio il sito www.babysits.it mette a disposizione l’elenco e gli indirizzi delle più importanti agenzie su tutto il territorio italiano, così come www.sitly.it, www.toptata.it, www.portaletata.it. Educare amando www.educareamando.it è invece una agenzia di puericultrici e tate professionali.

I contratti
Per quanto riguarda i tipi di contratto, si va da quello a ore, al part time, al full time, alle baby sitter per singoli weekend o serate.

La royal nanny
Anche se in Gran Bretagna furoreggia una nuova figura, chiamata manny (neologismo tra man, uomo e nanny, tata), ossia il baby sitter maschio, ancora una volta i reali inglesi nella scelta della tata non si sono discostati dalla tradizione. William e Kate, infatti, hanno scelto per i loro piccoli una nanny che ha frequentato la scuola per tate più esclusivea al mondo: la prestigiosa Nortland School a Bath, Inghilterra.
Lì Maria Teresa Turrion Borrallo, 52 anni, di origine spagnola, oltre che ai compiti più comuni, è stata addestrata anche a evitare i paparazzi, a difendersi con le arti marziali, a guidare in condizioni di pericolo, a trovare vie di fuga quando la situazione si mette al peggio: un incrocio tra Mary Poppins e un guerriero ninja, in pratica.
Le tate di lusso diplomate alla Norland School guadagnano tantissimo: fino a 100 mila l'anno se sono disposte a traslocare oltreoceano. Ma non è tutto oro quel che luccica: hanno pochissimo spazio per la loro vita privata e devono condurre un'esistenza all'insegna della massima discrezione.

 

OPERAZIONE TATA